INFO E CONTATTI - Centralino 0382/4311 

Attivazione di nuove reti territoriali interistituzionali antiviolenza e nuovi centri antiviolenza per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne di cui alla D.G.R. 5878 del 28/11/2016. MANIFESTAZIONE DI INTERESSE RIVOLTA AD ENTI ED OPERATORI

Tipologia: Bando per progetti e abilitazioni

Categoria: Altri bandi

Stato: Chiuso

Data Emissione:

Data Scadenza:

Regione Lombardia; attraverso il presente invito; avvia un programma diretto a sostenere due tipologie di interventi:

  • Tipologia A) Promuovere nuove Reti territoriali interistituzionali antiviolenza; coordinate da Comuni capofila che non abbiano in corso programmi finanziati da accordi di collaborazione (ai sensi dell’art.15 della legge 241/1990) sulla base della d.g.r. n. 4046 del 18/09/2015 e/o della d.g.r. n. 4955 del 21/03/2016
  • Tipologia B) Promuovere la nascita di nuovi centri antiviolenza all’interno di Reti territoriali interistituzionali già esistenti e già attivate sulla base della d.g.r. n. 4046 del 18/09/2015 e/o della d.g.r. n. 4955 del 21/03/2016.

Chi può presentare la domanda:

  • Tipologia A: attivazione di nuovi reti antiviolenza. Possono presentare la domanda di partecipazione i comuni che non hanno in corso accordi di collaborazione ex art.15 della legge 241/1990 con la Regione Lombardia per il sostegno di azioni progettuali coerenti con la finalità della legge regionale n. 11/2012 e con il Piano regionale quadriennale antiviolenza sulla base delle dd.g.r n. 4046 del 18/9/2015; n. 5782 del 8/11/16 o n. 4955 del 21/3/2016. I comuni di cui sopra possono essere: - capofila di reti territoriali interistituzionali antiviolenza che coinvolgano una popolazione complessiva uguale o superiore a 100.000 abitanti; - capofila di reti territoriali interistituzionali antiviolenza che coinvolgano almeno due ambiti distrettuali vigenti per Piani di Zona 2015/2017; indipendentemente dal numero di abitanti.
  • Tipologia B: incremento del numero di centri antiviolenza all’interno delle reti già attive. Possono presentare la domanda i comuni che abbiano già in corso programmi finanziati da accordi di collaborazione ex art.15 della legge 241/1990 con la Regione Lombardia; sulla base delle dd.g.r. n. 4046 del 18/09/2015; n. 5782 del 8/11/16 o n. 4955 del 21/03/2016; per il sostegno di azioni progettuali coerenti con la finalità della legge regionale n. 11/2012 e con il Piano regionale quadriennale antiviolenza e che debbano incrementare il numero di centri antiviolenza presenti sul loro territorio.

Caratteristiche essenziali delle Reti Territoriali Interistituzionali e dei soggetti coinvolti

Le Reti territoriali interistituzionali antiviolenza; sulla base di quanto previsto dal “Piano quadriennale regionale per le politiche di parità e di prevenzione e contrasto alla violenza contro le donne 2015/2018”; al punto 3.2; devono avere le seguenti caratteristiche:

  1. Avere stipulato uno specifico protocollo d’intesa tra i soggetti componenti la Rete territoriale interistituzionale antiviolenza. All’interno del protocollo devono essere descritti compiti e funzioni dei soggetti sottoscrittori in riferimento alle finalità del protocollo di intesa. Deve inoltre prevedere le modalità di governance della Rete da parte del Comune capofila.
  2. È condizione indispensabile la presenza di: - un comune in qualità di capofila della Rete territoriale Interistituzionale; - uno o più centri antiviolenza in possesso dei requisiti stabiliti dall’Intesa Stato-Regioni 27/11/2014 relativa ai requisiti minimi dei centri antiviolenza e delle case rifugio ai sensi dell’art. 3; comma 4 del d.p.c.m. 24/7/2014; - almeno una casa rifugio in possesso dei requisiti stabiliti dall’Intesa Stato-Regioni 27/11/2014 relativa ai requisiti minimi dei centri antiviolenza e delle case rifugio ai sensi dell’art. 3; comma 4 del d.p.c.m. 24/7/2014; - soggetti del sistema socio-sanitario (ATS; ASST e/o fondazioni IRCCS; enti di diritto privato accreditati); - almeno un soggetto in rappresentanza delle forze di pubblica sicurezza (Polizia di Stato; Carabinieri e/o Prefettura).

 

Risorse disponibili

Le risorse economiche assegnate all’ATS di Pavia ammontano complessivamente a euro 93.240;34.

Il contributo regionale per il sostegno alle azioni e proposte di intervento oggetto dell’accordo di collaborazione non potrà in ogni caso superare la somma di:

  • Tipologia A - Nuove Reti antiviolenza: € 100.000;00 per ciascuna nuova rete antiviolenza
  • Tipologia B - Nuovi Centri antiviolenza: € 60.000;00 per ciascun nuovo centro antiviolenza

Come presentare la domanda

I requisiti e le modalità per richiedere il contributo sono indicati nel Decreto n 2167 del 01.03.2017 “Modalità attuative per l’attivazione di nuove reti territoriali interistituzionali antiviolenza e di nuovi centri antiviolenza all’interno di reti già attive mediante la sottoscrizione di accordi di collaborazione finalizzati allo sviluppo dei servizi e delle azioni per la prevenzione; il sostegno e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne di cui alla D.G.R. N 5878 del 28 novembre 2016“

Per la tempistica e le scadenze relative al presente avviso è necessario fare riferimento alla DGR n. 6767 del 22/06/2017.

 

Informazioni e contatti

Per richieste di chiarimento è possibile contattare la dr.ssa Raffaella Brigada: tel. 0382/432352 – e-mail: raffaella_brigada@ats-pavia.it

Ultimo aggiornamento: 08/10/2024