Piani mirati di prevenzione
I Piani Mirati di Prevenzione PMP sono istituti organizzati su scala nazionale e attivati in ogni Regione negli ambiti della prevenzione e della sicurezza sul lavoro.
Più specificamente il Piano Nazionale di Prevenzione 2020-2025 elegge i PMP come strumenti per organizzare in modo sinergico e condiviso le attività di assistenza e di vigilanza alle imprese nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro attraverso il coinvolgimento diretto dei diversi attori coinvolti nel modo del lavoro per sostenere e favorire una crescita globale della cultura della sicurezza.
I PMP avvicinano i soggetti controllati e i controllori, consentono conoscenza reciproca e condivisione di informazioni ed esperienza, garantiscono trasparenza, equità e uniformità dell’azione pubblica e una maggiore consapevolezza da parte dei datori di lavoro dei rischi e delle conseguenze dovute al mancato rispetto delle norme di sicurezza.
L'esperienza di vigilanza nei luoghi di lavoro dei servizi PSAL ha reso evidente che per conseguire miglioramenti tangibili delle condizioni di lavoro e per contrastare gli infortuni e le malattie professionali, agli strumenti ordinari di controllo ed ispezione vanno affiancate altre strategie.
L’utilizzo della metodologia del PMP consente all’organo di vigilanza di raggiungere un elevato numero di aziende dello stesso comparto, rende i controlli più efficaci attraverso la determinazione di criteri di priorità dell'azione di controllo, individua le singole aziende in cui è opportuno approfondire l’attività di vigilanza sulla base di una graduazione preliminare del campione da sottoporre a controllo, individua, attraverso l’analisi dei dati raccolti, eventuali ed ulteriori interventi in termini di prevenzione, promozione e assistenza alle imprese del settore.
Il Piano Mirato di Prevenzione, per la sua connotazione strategica, prevede la condivisione con il Comitato provinciale di coordinamento previsto nell’ambito del D.Lgs 81/08.
Il piano mirato si configura, quindi, come un modello territoriale partecipativo nella prevenzione dei rischi per la salute e la sicurezza sul lavoro che - oltre a quanto già descritto - tende ai seguenti obiettivi:
- affinare la conoscenza dei rischi e dei danni da lavoro;
- rafforzare e arricchire i sistemi di sorveglianza già attivi e i sistemi di monitoraggio dei rischi e delle patologie da lavoro;
- facilitare l’accesso delle imprese alle attività di informazione e assistenza.
I link a seguire rimandano ai PMP pubblicati dalle altre ATS lombarde, che costituiscono un utile riferimento per reperire informazioni, studi, approfondimenti ed esempi.
Ats di Pavia avvia il Piano Mirato di Prevenzione dedicato allo stress da calore in edilizia in ottemperanza al decreto n° 9642/2024 della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
In questa pagina verranno inseriti documenti e aggiornamenti.
Ats di Pavia avvia il Piano Mirato di Prevenzione dedicato al rischio biologico indoor in ottemperanza al decreto n° 19079/2024 della Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia.
In questa pagina verranno inseriti documenti e aggiornamenti.
In allegato:
- Piano
- Manuale
- Scheda progetto
- Scheda autovalutazione
In allegato:
- Piano
- Indicazioni operative
- Scheda autovalutazione
La Regione Lombardia, aderendo alle strategie del Piano Nazionale di Prevenzione in Edilizia 2020-2025, promosso dalle Regioni e Province Autonome e condividendone gli obiettivi, ha delineato un Piano Mirato di Prevenzione (PMP) finalizzato al porre in essere azioni di contrasto al “Rischio caduta dall’alto” nel settore edile, riconosciuto come la principale priorità di rischio lavorativo del Paese per frequenza e gravità degli infortuni.
I Piani Mirati di Prevenzione sono una tipologia di intervento che intende coniugare l'attività di assistenza sull’attuazione di soluzioni/buone pratiche con l'attività di vigilanza propria dei Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (PSAL) delle ATS. L'obiettivo è supportare le aziende nell’applicazione di misure di prevenzione attraverso diverse fasi:
1. azioni di assistenza dallo PSAL verso le aziende (tramite seminari, comunicazioni scritte, siti web) per rendere note le misure, ovvero le disposizioni normative e le buone pratiche, al fine di sostenerne l’applicazione, aumentando le conoscenze delle varie figure aziendali (Datore di lavoro, Medico Competente, RSPP, RLS/RLST, ecc.);
2. richiesta alle aziende di auto-valutarsi mediante compilazione di una scheda specifica da restituire all’ATS;
3. attività di vigilanza su un campione di aziende, rivolta all’ottimizzazione della valutazione e alla gestione dei rischi.
- https://www.ats-milano.it/ats/carta-servizi/guida-servizi/lavoro/sicurezza-prev…
- https://www.ats-bg.it/piani-mirati-di-prevenzione-pmp
- https://www.ats-brescia.it/piano-mirato-della-prevenzione-pmp-sicurezza-nella-m…
- https://www.ats-valpadana.it/piani-mirati-di-prevenzione
- https://www.ats-brianza.it/it/approfondimenti-sui-rischi-lavorativi-specifici-p…
- https://www.ats-insubria.it/servizi/prevenzione-e-sicurezza-negli-ambienti-di-l…
- https://www.ats-montagna.it/servizi-2/enti-e-imprese/prevenzione-e-sicurezza-ne…
Ultimo aggiornamento: 25/06/2025